martedì 13 gennaio 2009

Michelangelo


La Michelangelo fu, insieme alla gemella Raffaello, l'ultimo transatlantico della Italia Navigazione. Fu varata dai cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente il 16 settembre 1962 ed effettuò il suo viaggio inaugurale, partendo da Genova alla volta di New York, il 12 maggio 1965. La madrina fu la moglie dell'allora Presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni.
La sua vita fu gloriosa ma molto breve. Nata come transatlantico di linea fu impiegata sia sulla linea Genova - New York, ma già alla fine degli anni 60 fu chiaro che ormai l'epoca dei viaggi transatlantici per mare era finita a tutto vantaggio dell'aereo.

Continuò a viaggiare per qualche anno grazie a corpose sovvenzioni del governo italiano poi fu utilizzata ancora per un po' come nave da crociera, servizio per il quale non era stata concepita. Nel 1975 lo stato italiano non poté più permettersi le sovvenzioni e la Società Italia fu costretta a sospendere il servizio.
Il 12 aprile 1966, in pieno Oceano Atlantico, venne colpita da una gigantesca onda anomala che sfondò la parte frontale uccidendo due passeggeri e un membro dell'equipaggio, facendo più di 50 feriti di cui 10 in condizioni gravi.
Il 12 luglio 1975 la Michelangelo rientrò nel porto di Genova dopo il suo ultimo viaggio ammainando la bandiera dopo soli 10 anni di attività. Fu portata nella baia di Portovenere, vicino alla Spezia, dove fu posta in disarmo in attesa di essere venduta.

Dopo molte infruttuose trattative con varie compagnie crocieristiche fu acquistata nel 1976 dallo Scià di Persia per essere adibita a caserma galleggiante nella baia di Bandar Abbas. In mano agli iraniani si deteriorò irrimediabilmente e nel 1991 fu ceduta ai demolitori pakistani.
La Michelangelo, ormai non più in grado di navigare, fu rimorchiata fino Karachi, dove arrivò il 7 giugno 1991 e venne demolita un pezzo dopo l'altro sulla spiaggia.
Fra i lussuosi arredi che ne allestivano gli interni ricordiamo anche gli arazzi nati dai bozzetti dello xilografo Tranquillo Marangoni.

(Brano tratta da: Wikipedia Enciclopedia Libera)

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